public/

“Amicizia e solidarietà” secondo il Vescovo Favale

L’uomo, come Dio, è relazione e, come tale, non può prescindere dal rapporto con l’altro. Amicizia e solidarietà appartengono all’esperienza umana, sono prossimità degli uni con gli altri. Lo ha detto il vescovo della diocesi di Conversano – Monopoli, mons. Giuseppe Favale, intervenuto all’intermeeting promosso dal presidente del Lion Club Noci dei Trulli e delle grotte Gianni Bruno al quale hanno partecipato soci e presidenti dei Lion Club di Turi, Vito Catucci, di Monopoli – Polignano, Daniela Izzo, di Conversano – Rutigliano, Luca Labate, oltre al delegato di zona Mario Romeo Gaio.

Tema dell’incontro: “Amicizia e solidarietà”, due valori contenuti nel DNA di ogni persona, frutto del sigillo della mano creatrice di Dio, che è comunione. L’uomo, pertanto, in quanto espressione di Dio, non può vivere da solo ma con gli altri e in rapporto agli altri. La vera amicizia è amore gratuito per l’altro da trattare come se stesso. A questo proposito ha fatto riferimento al primo libro di Samuele, cap. 18 versetto 1, “… e Gionata amò Davide come se stesso”.

Per parlare della solidarietà l’alto prelato ha fatto ricorso all’arcinota parabola del buon samaritano, la cui massima espressione è rappresentata da Gesù che, facendosi uomo, si è sporcato le mani per salvare l’umanità. Anche la solidarietà è aiutare l’altro, è disponibilità verso l’altro, è ascolto, è rinuncia, è trasporto. Esempio di vita e di azione è madre Teresa di Calcutta. Purtroppo oggi – ha continuato mons. Favale – è in auge la cultura della costruzione di muri invece che di ponti, la cultura sovranista del filo spinato e dei confini da difendere per respingere i migranti in fuga dalle guerre e dalla fame alla ricerca di un futuro migliore. Il crollo dei valori, l’edonismo, l’egocentrismo, la crisi economica e occupazionale, la sfiducia nella politica hanno inculcato nell’uomo la paura dell’altro, del diverso, e proprio per questo si rifugia nella sua solitudine, chiede più sicurezza in nome della quale è disposto a svendere pezzi della sua libertà. Per risolvere i suoi problemi spera quindi nell’uomo forte, e crede che le propagandate ricette semplici a problemi complessi possano restituirgli la fiducia persa, dimentico purtroppo che la libertà, la democrazia richiedono senso di responsabilità e massimo impegno quotidiano. Per questo – ha detto ancora – bisogna dare una sterzata a questa deriva, bisogna andare controcorrente come i salmoni. All’uopo ha contestato chi continua a brandire crocifissi e rosari per strappare consenso in nome di valori che andrebbero vissuti nei luoghi idonei. E questo perchè la fede va condivisa e trasmessa con esempi di vita, nel rispetto degli altri, dialogando con gli altri.

A concludere è stato il delegato di zona Mario Gaio che ha focalizzato in particolare i valori fondanti del lionismo. A fare gli onori di casa il presidente del Lion Club di Noci Gianni Bruno. A dettare i tempi il cerimoniere Salvatore Pantaleo. Al termine a mons. Favale è stata donata una icona di San Nicola che rappresenta il “miracolo dei naviganti”.  

Info notizia

19 febbario 2020

Altre di comunità

14 maggio 2024

Un sit in in favore delle libertà sessuali e dei diritti civili

14 maggio 2024

Domenica in bici: una giornata di sport e cultura su due ruote

13 maggio 2024

Turismo, un milione di euro per i cammini religiosi

Commenta questa notizia